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Pseudolithoderma adriaticum (Hauck) Verlaque |
Ordine: Ralfsiales Famiglia: Ralfsiaceae |
Riferimento bibliografico |
Verlaque M., 1988: 190 |
Basionimo | Lithoderma adriaticum Hauck, 1885: 403 |
Località tipo | Trieste |
Descrizione |
Croste subcoriacee, completamente aderenti al substrato e di colore nerastro, del diametro di alcuni cm e di solito confluenti con talli contigui. Nella pagina inferiore le cellule ipotalliche, prive di rizoidi, mostrano un andamento poliflabellato ed in sezione longitudinale radiale risultano disposte in 1-2(3) file di cellule rettangolari; dalle cellule ipotalliche dello strato superficiale si dipartono 1-2 filamenti peritallici eretti. I filamenti peritallici, di solito non ramificati e riuniti a formare una compatta struttura pseudoparenchimatica, hanno un diametro di 8-15 µm e presentano un numero variabile di cellule (20-35) per cui lo spessore del tallo oscilla tra 250 e 370 µm. Sulla pagina superiore, rivestita da una cuticola mucillaginosa, sono presenti sparsi ciuffi di peli che emergono da cripte pilifere. Sia gli organi uniloculari che quelli pluriloculari, ambedue riuniti in sori a contorno irregolare, si sviluppano a partire dalle cellule apicali dei filamenti peritallici. Gli organi uniloculari, privi di parafisi, a maturità misurano 25-35 µm in altezza ed hanno un diametro di 12-15 µm; gli organi pluriloculari, anchessi privi di parafisi, presentano 4 file di 4-8 piccole logge quadrangolari di 2-4 x 3-5 µm e raggiungono una altezza di 30-40 µm. |
Habitat | Presente nei primi metri del piano infralitorale, anche in ambienti soggetti a fenomeni di sovrapascolo; trattandosi di una specie in grado di sopportare senza danno lo stress determinato da improvvisi dislocamenti del proprio supporto, oltre che su roccia, si ritrova su ciottoli o frammenti di conchiglie. | Distribuzione |
Largamente distribuita sia sulle coste continentali che in tutte le isole dellarcipelago toscano.. |
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